ANATOMIA




Anatomia della tuba di Eustachio


La tuba di Eustachio è un canale osteo-cartilagineo che mette in comunicazione la cavità della cassa del timpano con il cavo rino- faringeo.
Mentre la sua porzione ossea ha un ruolo passivo, quella fibro-cartilaginea aprendosi con la deglutizione e con lo sbadiglio sotto l'azione dei muscoli peristafilini, assicura la ventilazione e l'equilibrio gassoso della cassa del timpano e delle celle mastoidee ed inoltre gioca un ruolo fondamentale nelle patologie dell'orecchio medio.
Nell'adulto la tuba ha una disposizione obliqua, inclinata di 45° sul piano sagittale. Presenta un restringimento detto istmico, un ostio di entrata ed uno di uscita nella cassa del timpano, con una lunghezza in media di 36 mm di cui 1/3 osseo e 2/3 cartilagineo.
Nel neonato la tuba è rettilinea, pressochè orizzontale, senza restringimento istmico, molto permeabile e con una lunghezza di 15 mm; tutti fattori predisponenti al passaggio di infezioni dal cavo rino- faringeo alla cassa del timpano.
I muscoli peristafilini formano un occhiello nel quale s'appoggia la tuba.
Questi si inseriscono sulla parte postero-esterna della tuba e sulle sponde della parte tubarica ossea e sono:

il muscolo peristafilino esterno
esercita un'azione sulla tuba con il suo fascio profondo, portando in basso ed in fuori la parete antero-esterna e dilatando così la parte postero-esterna della tuba;
il muscolo peristafilino interno
sollevando il perimetro fibroso della tuba ed agganciando allo stesso tempo l'estremità infero-mediale della lamina mediale, apre l'orifizio faringeo e la porzione antero-interna della tuba stessa.
il muscolo faringo-stafilino
Infine un altro rapporto è dato con il suo fascio tubarico, che si inserisce sull'orletto e sul perimetro tubarico in vicinanza dell'ostio faringeo.



FISIOLOGIA




Fisiologia della tuba di Eustachio

La cavità timpanica con le sue estensioni (attico, mastoide, protimpano) forma uno spazio chiuso pieno d'aria. Il volume di tale spazio è molto variabile in soggetti della stessa età, variando da 2 a 28 ml, dipendendo dalla superficie di pneumatizzazione della mastoide.
Le pareti di questa cavità sono rigide, ad eccezione della membrana del timpano. Questa mobilità della membrana può giocare un ruolo molto importante nella regolazione della pressione dell'orecchio medio.
Data la differenza tra la pressione parziale dei gas contenuti nei capillari dei tessuti circostanti e quelli contenuti nell'orecchio medio, una certa quantità di gas è continuamente assorbita attraverso la mucosa. La differenza di pressione tra l'orecchio medio ed i capillari equivale a 544 mm di acqua.
Pertanto in caso di ostruzione tubarica completa e prolungata, nell'orecchio medio si può stabilire una depressione variabile da 500 a 600 mm di acqua. Variazioni minori possono essere compensate dagli spostamenti della membrana del timpano.


Per variazioni maggiori interviene il meccanismo di apertura della tuba con la deglutizione e lo sbadiglio.
In assenza di patologia ed in condizioni di riposo, il lume tubarico della porzione cartilaginea della tuba è virtuale, dal momento che le sue pareti sono collabite per la tensione superficiale dello strato mucoso e per la pressione elastica esercitata dalla cartilagine tubarica.
La deglutizione permette la periodica apertura della tuba, intervenendo con una frequenza media di un atto al minuto durante la veglia ed uno ogni 5 minuti durente il sonno. Nella fase iniziale o buccale della deglutizione si ha la simultanea contrazione dei muscoli peristafilini; in particolare, il peristafilino interno apre la tuba a livello dell'ostio faringeo, mentre il peristafilino esterno ne determina l'apertura completa.
Alla base dell'apertura della tuba vi è uno stimolo che, originatosi in una delle zone reflessogene (parte anteriore del velo del palato, parete posteriore dell'orofaringe, base della lingua, laringe), raggiunge mediante le vie centripete (nasofaringeo-trigemino-spinale-vago), i centri nervosi del pavimento del IV ventricolo.
Anche il muscolo del martello gioca un ruolo importante nel meccanismo di apertura della tuba (e quindi del ricambio aereo della cavità timpanica): avendo la medesima innervazione del muscolo peristafilino esterno, si inserisce da una parte sulla cartilagine tubarica e sull'osso adiacente e dall'altra sul collo del martello. La sua contrazione determina uno spostamento della membrana timpanica verso la parete interna della cassa timpanica, aumentando leggermente la pressione endotimpanica e permettendo l'iniziale allontanamento delle pareti tubariche.
Il passaggio dell'aria attraverso la tuba si verisica generalmente nel senso rinofaringe-orecchio medio con meccanismo attivo, il senso inverso si verifica nelle condizioni di rapida variazione della pressione ed è sostanzialmente passivo.
Un fatto fisiologico è la chisura protratta della tuba cartilaginea in presenza di brusche pressioni negative endotimpaniche: infatti il passaggio d'aria in condizioni di notevole depressione endotimpanica provocherebbe l'aspirazione di secrezioni rinofaringee infette se non intervenisse questo meccanismo di chiusura a valvola.







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